Il bilancio dell’attività promossa dalla Associazione diGenova “Urban Digital Transformation”

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Il bilancio dell’attività promossa dalla Associazione diGenova “Urban Digital Transformation”

Articolo di Lucia Compagnino – Il Secolo XIX, 27 dicembre 2022.

a cura di  Redazione, diGenova OdV

Articolo di Lucia Compagnino, apparso suI Secolo XIX, 27 dicembre 2022.

Si è recentemente concluso il corso gratuito di base sull’utilizzo dello smartphone dell’associazione diGenova Urban Digital Transformation, rivolto a tutti i cittadini ma in particolare alle persone della terza età.
«Le nostre attività si rivolgono principalmente agli studenti di ogni ordine e grado, alle persone disoccupate o sottoccupate e, appunto, agli anziani», spiega la presidente Stella Cannizzaro, fra i fondatori dell’associazione con Piero Chiabra e Marco Penso.

«L’associazione – riprende Cannizzaro – è nata nel 2020 da un’idea di Manuela Arata, consigliere scientifico del sindaco Marco Bucci, come espressione di una necessità: contribuire al superamento del digital divide, vale a dire dell’incapacità di vaste categorie di persone di fruire degli strumenti, dei servizi e delle opportunità delle tecnologie digitali.
Io stessa, nel corso di tutta la mia esperienza lavorativa nel campo dell’informatica e dell’automazione industriale, ho sempre avuto difficoltà a trovare persone competenti».

Oltre al corso sullo smartphone, che si è svolto nella sala del COL, il Centro Oncologico Ligure in via Vado, a Sestri Ponente (dura tre mesi e riparte a gennaio), l’associazione ha avviato fin dall’inizio un corso di formazione sul marketing digitale, in collaborazione con Fastweb, per disoccupati: già 150 i partecipanti.
Intensa anche l’attività con le scuole. «Abbiamo iniziato dai licei classici D’Oria, Mazzini e Colombo, perché anche i nativi digitali non hanno tutte le competenze informatiche e perché queste ultime e le lauree nelle materie scientifiche oggi danno le maggiori possibilità lavorative. C’è carenza di laureati nelle materie Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), e si possono benissimo scegliere questi studi anche dopo un liceo classico».
L’associazione, che ha 23 soci e 8 volontari attivi e ne cerca altri per estendere il proprio raggio d’azione, ha così dato vita insieme all’Università di Genova a una serie di otto mini-conferenze, chiamate “Pillole di conoscenza”, pensate proprio per gli studenti.

«Abbiamo anche puntato molto sulle soft skills, che servono in ogni attività lavorativa, come la capacità di gestire un progetto, lavorare in gruppo, interfacciarsi con le altre persone.
Abbiamo dato vita alla Web TV del liceo D’Oria e grazie a una partnership con l’Associazione internazionale per la promozione della Cultura Digitale DiCultHer, i licei D’Oria, Colombo e Mazzini l’anno scorso hanno partecipato a dodici sfide digitali lanciate a livello nazionale dal Ministero dell’Istruzione», dice ancora Cannizzaro.

Gli studenti del Colombo – 70 giovani delle classi seconda C, terza B e quarta C – hanno vinto la settima sfida, quella del romanzo collettivo.
Sono stati premiati al Salone del Libro di Torino e anche, all’inizio del mese, a Palazzo Tursi fra i Talenti di Genova. «Una grande soddisfazione», sottolinea Cannizzaro.