Morphing pasta, la pasta piatta che si trasforma in cottura

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Morphing pasta, la pasta piatta che si trasforma in cottura

Alcuni tipi di pasta prima e dopo il morphing

di Gianluca Riccio , Futuro Prossimo

Un team di tre università applica tecniche di morphing dei materiali ad una pasta. Risultato? Da cotta cambia forma, e può cambiare molte cose.
Sono italiano, e per me chi non ama la pasta è una brutta persona. Come si fa a non amarla d’altra parte? Le penne, i rigatoni, i fusilli, le conchiglie. Ogni forma un piacere unico.
Eppure perfino la pasta ha un difetto, ed è proprio nella varietà dei formati, che richiede grandi packaging, e ingombri maggiori. Un team di ricerca guidato dal Morphing Matter Lab della Carnegie Mellon University sta sviluppando una pasta piatta che assume diverse forme una volta cotta.
Praticamente una pasta IKEA che si “monta” in cottura e diventa come la vogliamo.

Come è fatta la pasta morphing

Il team ha impresso minuscole scanalature nell’impasto della pasta (fatta solo di farina di semola e acqua) secondo schemi che di volta in volta la fanno trasformare in tubi, spirali, torsioni e onde una volta cotti.La pasta morphing ha l’aspetto e soprattutto il sapore della pasta tradizionale. Lo studio apre nuove possibilità per il food design di ridurre gli imballaggi, e risparmiare spazio in magazzini e vettori di trasporto.
“Siamo stati ispirati dai mobili imballati in modo piatto e da come risparmiano spazio e riducano l’impronta di carbonio. Abbiamo deciso di applicare la tecnologia di morphing che stavamo sviluppando in laboratorio su tipi di pasta piatta con caratteristiche simili” ha detto Lining Yao, direttore del Morphing Matter Lab

La ricerca

Il team ha pubblicato la sua visione del meccanismo di morphing e dei principi di progettazione in un documento intitolato “Morphing Pasta and Beyond”, che sarà presentato nel numero di maggio 2021 di Science Advances. Gli autori includono 17 ricercatori di tre università: oltre alla Carnegie Mellon, la Syracuse University e la Zhejiang University. Le discipline coinvolte sono tante: su tutte scienza dei materiali, ingegneria meccanica, fabbricazione computazionale e design.
La pasta “trasformista” si basa su anni di ricerca di Lining Yao e del Morphing Matter Lab sui meccanismi di morphing e applicazioni con diversi materiali che vanno dalla plastica, alla gomma, al tessuto al cibo.
Le scanalature impresse nelle sfoglie di pasta piatte aumentano il tempo necessario all’acqua per cuocere quella parte della pasta. Pianificando attentamente dove e come posizionare le scanalature, i ricercatori possono controllare quale sarà la forma della pasta quando viene cotta.

Morphing: non solo pasta

Poiché il morphing è guidato da scanalature superficiali, può essere sfruttato per controllare la forma di qualsiasi materiale rigonfiabile. Ad esempio, Il team ha dimostrato di poter trasformare i fogli di silicio (PDMS) utilizzando la stessa tecnica.
“Questa tecnica di morphing potrebbe essere potenzialmente utilizzata nei soft robot e nei dispositivi biomedici” ha detto Wen Wang, un ex ricercatore affiliato al Morphing Matter Lab.
La plastica degli imballaggi alimentari contribuisce notevolmente alle discariche in tutto il mondo e all’inquinamento degli oceani. La creazione di packaging alimentari efficaci è cruciale per ridurre gli sprechi e dare forma a un futuro sostenibile. La pasta piatta può fare la sua parte per risparmiare trasporto e stoccaggio.
Se vi sembra cosa da poco, sappiate a parte trasporto, imballaggi e stoccaggio in Italia circa l’1% delle emissioni di gas serra dipende finanche dalla cottura della pasta. La pasta morphing cuoce più rapidamente di quella “tubolare” contribuendo anche in questo.

Che dire: non vedo l’ora di darle una forchettata.

 

Articolo ripreso da Futuro Prossimo ( https://www.futuroprossimo.it/2021/05/morphing-pasta-la-pasta-piatta-che-si-trasforma-in-cottura/ ), su Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale