Competenze digitali: via al Piano Operativo nazionale

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Competenze digitali: via al Piano Operativo nazionale

a cura di Piero Chiabra, diGenova OdV

Non so se avrete notato: se ascoltate qualche intervista a personaggi stranieri famosi, alla domanda “cosa pensate dell’Italia”, quasi inesorabilmente la risposta è “Oh, Italy is wonderful. I adore it. Such good food”. Non pare che il nostro paese sia noto per qualcos’altro.

Sembra che questi personaggi, non veramente importanti di per sé, ma che sono emblematici della percezione dell’Italia all’estero, oltre a non avere evidentemente mai aperto un libro di storia non sappiano nulla neanche del fatto che l’Italia è oggi, nonostante i suoi problemi, un paese avanzato, che ha grandi eccellenze tecnologiche, ha la seconda manifattura d’Europa, ed è all’avanguardia in un sacco di comparti ad alta tecnologia, dall’aerospaziale alla robotica, al biomedicale, e così via.

Ma ciò che è veramente preoccupante è che, pare, la percezione dell’Italia espressa da questi testimonial stia diventando l’opinione di un sempre crescente numero di italiani.

Si sta assistendo a una sempre maggiore diffusione della cultura, o incultura, del sussidio, del privilegio, della nicchia  parassitaria, che si riflette come logica conseguenza  sulle scelte educative, o diseducative, delle giovani generazioni, che stanno quindi diventando sempre più incapaci di dotarsi degli strumenti culturali necessari per affrontare un mondo sempre più tecnologico, in cui tutto quello che potrà essere fatto da un algoritmo lo sarà, e sopravviveranno solo coloro in grado di convivere con, gestire e padroneggiare sistemi digitali sempre più avanzati e complessi.

E invece le competenze, tecniche in generale e digitali in particolare, servono, e, anzi, sono vitali per l’Italia, perché le eccellenze che, nonostante tutto, continuano a esistere e mantengono il nostro paese in vita, rischiano seriamente, (già accade) di non trovare i quadri necessari alla loro operatività, e di avviarsi verso il declino.

Contribuire a promuovere in ogni modo la crescita e la diffusione delle competenze digitali, è l’obiettivo delle nostre attività come DiGenova, e la ragione delle nostre azioni, nel necessariamente ristretto quadro delle nostre possibilità.

Ora, pare che si cominci a reagire.

Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione ha varato, e ufficialmente presentato lo scorso 2/12, la Strategia Nazionale per le Competenze Digitali.

Questo piano, che mira a chiudere il gap di cultura digitale con Francia e Germania, portando al 70% la quota di popolazione con competenze digitali di base (oggi è al 40%), conta di agire su scuola e istruzione, partendo dal  livello primario, portando al 90%  entro il 2023 le scuole primarie in cui si insegneranno i rudimenti delle tecnologie digitali, fino all’Università, dove si conta di incrementare radicalmente il misero 1% di laureati in corsi ICT, passando per gli ITS, e le scuole superiori, e non disdegnando azioni mirate per la riqualificazione della forza lavoro e per la diffusione della cultura digitale presso i cittadini.

Speriamo che questa iniziativa, che nasce con il concorso attivo delle regioni e delle comunità locali, trovi una adeguata rispondenza e riesca a conseguire i suoi obiettivi.

Ne abbiamo un grande bisogno.

Per saperne di più:

https://www.corrierecomunicazioni.it/lavoro-carriere/competenze/competenze-digitali-via-al-piano-operativo-nazionale/

Qui il Decreto istitutivo della Strategia:

https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/uploads/2020/12/DTD-1277-A-ALL11.pdf