a cura di Piero Chiabra, diGenova OdV
L’IA ci riguarda tutti.
Nata inizialmente come un’applicazione di nicchia per analizzare grandi quantità di dati, L’Intelligenza Artificiale si sta imponendo al mondo come una delle grandi rivoluzioni epocali che stanno cambiando la struttura stessa delle società umane e, forse, sul lungo termine, anche il modo stesso in cui l’umanità pensa e agisce. La vastità e profondità dei cambiamenti previsti hanno fatto paragonare a qualcuno l’avvento dell’IA all’invenzione della stampa, e qualcuno dice, all’invenzione della scrittura, per non parlare di chi immagina addirittura sia un fenomeno paragonabile all’avvento dell’Homo Sapiens rispetto all’Homo Erectus su questo pianeta.
Per questa ragione, siccome interessa tutti, la cosa peggiore che possiamo fare è ignorare questa rivoluzione, fare finta di niente, continuare come se non ci riguardasse. E lasciare che l’IA sia appannaggio di pochi “supertecnici” che la manovrano a loro piacimento. Giova ricordare a tutti che l’IA, di per sè, non ha alcuna motivazione ad assumere decisioni in proprio.
L’IA non ha origini animali, non ha istinti, i quali, sublimati, generano i sentimenti, e quindi non ha brama di possesso, né desiderio di oppressione, né di primeggiare. Le fantasticherie sulle cattivissime IA di Terminator o di Matrix sono, per l’appunto, fantasie. Di per sé, anche la più intelligente IA di questo mondo se ne starebbe, lasciata a sé, ferma in contemplazione dell’Universo, senza fare alcunché. Siamo noi, noi umani, a introdurre il serpente nell’Eden, ad “addestrare” le IA, in modo che possano distinguere ciò che è “bene” da ciò che è “male,” e ad adottare le azioni e i comportamenti più opportuni per raggiungere gli obiettivi che NOI gli forniamo sulla base di quei criteri.
È quindi evidente che siamo noi umani a dettare le regole di comportamento delle IA, e che, quindi, il controllo delle IA, di chi le gestisce, di chi le programma, e di chi impartisce loro direttive, è un argomento vitale che riguarda tutti noi e il nostro futuro.
È quindi VITALE che un sempre maggiore numero di persone non solo sia conscio dell’esistenza dell’IA, ma la usi, ne indichi gli errori (le IA moderne imparano anche dalle reazioni alle risposte che dànno tramite il meccanismo dell’ “apprendimento rafforzato”), e le faccia proprie: la “democratizzazione” dell’IA, il suo controllo decentralizzato, e la sua proliferazione personalizzata, anche tramite algoritmi open source o agenti programmabili dall’utente, acquista un ruolo essenziale nella speranza di un futuro accettabile per tutti.
Come al solito, come sempre quando inventiamo qualcosa di sempre più grande e potente, come per la polvere da sparo, come per il vapore, come per il volo, come per l’energia nucleare, anche ora tutto dipende da noi.
Ma per usare l’IA bisogna conoscerla. E ogni sforzo fatto per promuoverne la conoscenza e la diffusione è benemerito.
In questo contesto, non sarà certo la nostra piccola associazione a risolvere i problemi del mondo, ma anche noi abbiamo sentito la necessità di fare qualcosa, nei nostri limiti e con le nostre risorse.
E quindi, Il 7 febbraio 2025, presso i locali del Centro Oncologico Ligure (COL) di Genova Sestri Ponente, si è tenuto un seminario dal titolo “Vivere, Convivere, Sopravvivere con la IA”, organizzato dalla nostra associazione, diGenova- Urban Digital Transformation e condotto dal nostro Segretario, Marco Penso.
L’evento, mirato a promuovere e diffondere la cultura digitale, ha visto la partecipazione di un pubblico interessato a comprendere le implicazioni e le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale (IA) nella vita quotidiana.
Il seminario, strutturato come una “chiacchierata” informale, si è proposto di fare il punto sullo stato attuale della rivoluzione dell’IA e sulle sue possibili applicazioni pratiche.
Non si è trattato di una formazione specifica sull’IA, né di un seminario sulla sua storia, o di un corso sull’uso delle piattaforme IA. Piuttosto, l’obiettivo era quello di fornire IA partecipanti gli strumenti per navigare in un mondo sempre più pervaso da questa tecnologia, esplorando le sue potenzialità e affrontando le preoccupazioni che essa suscita.
Il seminario si è articolato in due parti principali, precedute da una breve introduzione sulla definizione di IA e sulla sua storia.
È stata presentata una panoramica delle principali piattaforme di IA generativa, tra cui ChatGPT, Claude, Perplexity, e Gemini.
Si è discusso delle caratteristiche e delle potenzialità di ciascuna piattaforma, evidenziando le loro specificità e i loro campi di applicazione.
NotebookLM, uno strumento di Google progettato per aiutare a organizzare, analizzare e comprendere meglio le informazioni, è stato presentato come particolarmente utile per studenti, educatori, professionisti, ricercatori e creativi. Questo strumento permette di lavorare su set specifici di documenti caricati dall’utente, minimizzando errori e interpretazioni errate.
Sono stati illustrati esempi concreti di come l’IA può essere utilizzata in diversi ambiti, quali comunicazione, conoscenza, e creatività. Molto interesse ha suscitato l’uso della IA nel video “Ciak GPT” realizzato dagli studenti del Liceo Classico Andrea D’oria di Genova, che si è classificato al primo posto nell’edizione 2024 del Campbus Corriere della Sera
Sono state poi presentate diverse applicazioni pratiche dell’IA, come l’accelerazione nella scoperta di farmaci, la generazione di prototipi visivi per nuovi prodotti e l’analisi di grandi moli di dati.
Il seminario ha sottolineato come l’espressione “Intelligenza Artificiale” possa essere fuorviante, poiché l’IA non è intelligente nel senso comune del termine. L’IA, secondo la definizione dell’Enciclopedia Treccani, studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono di progettare sistemi tecnologici atti a fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana.
Un punto di discussione interessante è stato il concetto di “Move 37“, ovvero quando un’IA, addestrata tramite il processo di apprendimento per tentativi ed errori, scopre azioni che sono nuove e sorprendenti persino per gli esperti umani. Questo concetto fa riferimento alla partita di Go in cui l’IA AlphaGo ha giocato una mossa inaspettata, ma geniale, che ha portato alla vittoria.
Il seminario ha messo in evidenza come l’IA rappresenti una vera e propria rivoluzione che sta influenzando molteplici aspetti della vita, toccando abilità tipicamente associate agli esseri umani, come la creatività. Questa rivoluzione, caratterizzata da una rapidissima evoluzione tecnologica, è guidata da innovazioni come i trasformatori, introdotti nel 2017, che hanno rivoluzionato l’elaborazione del linguaggio naturale. I modelli multimodali, in grado di elaborare non solo testo, ma anche immagini, audio e video, hanno ulteriormente ampliato le capacità dell’IA generativa.
Durante il seminario, è stato spiegato come l’interazione con l’IA generativa avvenga tramite prompt testuali o tramite voce. Sono stati forniti esempi di diversi tipi di prompt, come domande generali, richieste di spiegazioni, ipotetici, confronti, richieste di scrittura creativa, consigli, brIAnstorming, analisi, esempi e definizioni. È stato sottolineato come anche a partire da una semplice bozza, si può arrivare, tramite l’IA, alla creazione di un prompt ottimizzato, per esempio per la generazione di un’immagine. Inoltre, è stato suggerito come il modo migliore per apprendere ad usare una piattaforma di IA sia quello di chiederlo direttamente alla piattaforma stessa, che fornirà risposte precise e dettagliate, adatte al livello dell’utente, e la possibilità di ripetere o riformulare i concetti.
diGenova, in quanto associazione di volontariato, si impegna a promuovere e diffondere la cultura digitale, ritenendo che le competenze digitali siano fondamentali per tutti. L’associazione collabora con scuole, istituzioni e aziende per condividere obiettivi e risorse, contribuendo a costruire una società più preparata ad affrontare le sfide future È da notare che i materiali prodotti da diGenova sono forniti senza scopo di lucro, a fini di critica, discussione e insegnamento, citando sempre le fonti delle opere o parti di esse coperte da diritto d’autore.
Il seminario “Vivere, Convivere, Sopravvivere con la IA” rappresenta, per noi e le nostre potenzialità, un passo importante verso la consapevolezza e l’utilizzo responsabile dell’Intelligenza Artificiale, offrendo ai partecipanti gli strumenti per comprendere e interagire con questa tecnologia in continua evoluzione.
È solo una goccia nel mare, ma anche il mare più vasto è fatto di gocce…
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